n. 113 - Sentiero delle "Acque" , dal canale Gazzelli al Po
L'inizio del percorso è situato presso gli impianti sportivi di Via Berlinguer; dall'ingresso dell'area degli impianti si percorre la via stessa per circa 200 metri verso sud; senza attraversare il ponte si svolta a destra lungo il canale Gazzelli....
Questo canale, le cui acque derivano dal fiume Po, fu costruito per volere del Conte Gazzelli nel 1750 per l'irrigazione dei campi e per alimentare il Mulino Nuovo, che si vede a sinistra sull'altra sponda del canale. Costruito contemporaneamente al canale, il mulino aveva al suo interno 7 ruote per la macinazione dei cereali; attualmente è in disuso.
Si prosegue ora lungo la sponda del canale Gazzelli, senza mai attraversarlo; questa strada è stata costruita alcuni decenni fa per rinforzare la sponda del canale; la strada "antica" invece è quella che si vede lungo l'altra sponda; ora alcuni tratti di essa non sono più praticabili, ma un tempo era l'unica via di collegamento con Chivasso. Il viottolo, totalmente sterrato e pianeggiante, come lo sarà tutta la via di questo itinerario, in questo tratto è fresco ed ombreggiato, in quanto è ai piedi della collina detta "S. Michele"; i pochi rumori prodotti dall'uomo sono qui coperti dallo sciacquio prodotto da qualche nutria o dal cinguettio degli uccelli.
Procedendo si scorge una costruzione del metanodotto; un tempo in quella sede era ubicata la "tampa d’la cauna" (una grossa vasca artificiale con 2 sbocchi, uno in entrata e l'altro in uscita, allestita per la macerazione della canapa). Si raggiunge così il bivio di Via Abate; svoltando a destra su strada asfaltata, dopo poche centinaia di metri si incontra la "pompa 'd la téppa", anticamente meta di viandanti e contadini che trovavano ristoro nella sua acqua fresca. Lasciata la pompa alla nostra sinistra, si prosegue dritto per Via Stazione, costeggiando la ferrovia Asti-Chivasso che si mantiene alla sinistra. Raggiunto l'incrocio con Via S. Michele, si svolta a sinistra per attraversare la ferrovia, raggiungendo così la SS 590. Attraversata la statale si imbocca ora il sentiero che porta all'argine del Po ove è situato lo sperone di S. Michele. Questo sperone è stato costruito con grossi massi e manufatti di cemento ed ha il compito di mantenere il corso del fiume Po nella sua sede attuale, evitando così allagamenti ai danni della borgata Caserma.
Si percorre verso valle l'argine destro del Po, lungo il quale non raramente si può scorgere il volo di un airone cenerino o di altri uccelli acquatici quali cormorani e gabbiani. Abbandonando l'argine nel punto in cui il sentiero incontra la foce del canale Gazzelli, si supera il canale stesso e si svolta a destra. Si ritorna così verso la SS 590 e, oltrepassata la vecchia cava di ghiaia si raggiunge il ristorante "Stazione".
Attraversata la SS 590, si prosegue lungo Via Chivasso dove, attraversata la strada ferrata, si torna al punto di partenza, presso gli impianti sportivi di Via Berlinguer.